Delta del Tevere. Presentazione

Siamo nel pieno del primo Ostia Liber Fest e la nostra rassegna Libri Fuori Posto ne è un elemento fondamentale. Con piacere ospitiamo il professore Bellotti Piero, geologo dell'Università di Roma La Sapienza, e la dottoressa Simona Pannuzi, dell'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro, i quali ci presentano "Alle foci del Tevere: territorio, storia, attualità".
Si tratta di un libro -scaricabile gratuitamente online sul sito della Tenda dei Popoli e su quello della SIGEA-, che raccoglie articoli di studiosi e specialisti dell'area del Delta del Tevere. L'obiettivo dell'opera è quello di proporre un quadro sfaccettato ed approfondito di un territorio così ricco ed altrettanto dimenticato.
Viaggiando tra le righe proposteci scopriamo un territorio, che nei secoli è mutato moltissimo e che ha ospitato insediamenti umani dall'eneolitico ad oggi. Cosa vuol dire nel pratico?
Il Delta del Tevere ha convissuto con l'essere umano attraverso circa cinque millenni e ciò lo tocchiamo con mano nei reperti trovati. In una veloce carrellata il nostro territorio è caratterizzato da capanne e frammenti di ceramica, dai primi insediamenti che i romani fecero per controllare l'area di produzione del sale, quindi Ostia con i suoi noti monumenti, il porto fluviale e in seguito il sistema portuale più importante del mondo antico, quello che serviva la capitale dell'Impero... Non solo l'Ostia Antica nota a tutti, anche un suburbio fiorente, che si estendeva a sud e comprendeva un insieme di ville rustiche e signorili, che nei secoli si sono arricchite e sono mutate. Il medioevo ed il rinascimento portano lo sviluppo del borgo con la Rocca di Giulio II e piano piano arriviamo fino ai giorni nostri con i primi villini liberty e le opere di A. Libera.
In sostanza il Delta del Tevere non è periferia, nel senso deleterio del termine, e non è solo mafia! Piuttosto ha in se la forza per uscire dal pantano della criminalità e della mediocrità.

Dalla Dottoressa Simona Pannuzi:
"Complimenti per la bellissima iniziativa che deve essere solo la prima di una lunga lista. Grazie a tutti voi per avermi coinvolta e avermi fatto ricordare i miei cari "anni ostiensi". Speriamo a presto".




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