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Visualizzazione dei post con l'etichetta PassatoFuturo

Verde: colore o progetto?

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 Torno a scrivere un post della sessione #PassatoFuturo , che ritenevo ormai completa... Ma l'attualità a volte ci chiama a cambiare idea! Spesso mi sono sforzato di parlare di territorio , come anche ho tentato di stimolare riflessioni sull' antropizzazione passata e sull' ecosistema originario come riferimento per progettare una città ed una società migliori. Eppure mi rendo conto che il verde per molti è solo un colore, che territorio è una parola per riempire i vuoti nella retorica pubblica, mentre ecosistema è un sostantivo sconosciuto. Ostia, già invasa da palme tropicali, messe in crisi dal punteruolo rosso ancor più che dal clima, ora viene pomposamente decorata con alberi di jacaranda , bella specie tipica di aree come Messico, India o Kenya. Inquinamento ambientale, perché questo va considerato l'inserimento di specie aliene, fatto passare per miglioramento ambientale ; ottima pubblicità politica, pessima trovata per il nostro ecosistema e inevitabilmente dep...

L'anti-perfezione

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 Chi inventò la ruota non sapeva nulla di ruote. Chi inventò l'agricoltura non sapeva nulla di coltivazione. Cristo non era un cristiano... Ciò che è perfetto, è completo, chiuso... senza possibilità di cambiare, la novità è una scommessa un salto nel buio, una creazione. Quando riflettiamo e proponiamo un pensiero facciamo questo atto creativo, che ha un percorso nella sostanza identico a quello delle cellule e del DNA, da cui scaturiscono mutazioni; quasi come se ci fosse una regola generale che striscia sotto a tutto: imperfezione ed evoluzione, imperfezione e creatività . Smettiamo, quindi, di ricercare la perfezione e piuttosto proviamo a focalizzarci sulla creatività, sulla forza propositiva della nostra mente! Segui i nostri video e le nostre presentazioni ...; ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE ! #librifuoriposto #PassatoFuturo #Filosofeggiando   

Finitudine. Telmo Pievani

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 Oggi un evento speciale! Non perché gli altri non siano altrettanto belli ed importanti ma perché il professor Telmo Pievani ci ha portati in uno splendido viaggio fatto di scienza e filosofia, biodiversità e commercio equo, finitudine e lungimiranza...  Ecco l'intervista intera disponibile sul nostro canale YouTube! E prestate attenzione alla dedica che lascia in chiusura! Se ti è piaciuto, metti "mi piace", iscriviti al nostro canale e diffondi il video!

Comunicando

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 Oggi diciamo comunicazione e pensiamo ai social o alle pubblicità, qualche anno fa avremmo pensato alla televisione ed ai giornali, ma comunque ci sembra sempre una parola fresca e recente! Eppure si è sempre fatta comunicazione. Comunicazione era Augusto che mette la sua faccia sui soldi per dire chi comandava, comunicazione era il ritratto dei coniugi Arnolfini che raccontavano la loro ricchezza ed il loro commercio, così come lo è Google con la sua pagina quasi del tutto bianca. La comunicazione è l'arte di trovare il linguaggio adatto al momento che sta per arrivare e per linguaggio si intende lo scritto, l'immagine, l'audio e tutto quello che ci si riesce ad inserire! Comunicazione era Borso D'Este che ordinava la bibbia amanuense più bella , costosa e monumentale della storia dell'Uomo, comunicazione era Dada con le sue grafiche fuori dalle righe e rivoluzionarie, cosi come lo è un tecnologico graphic designer di oggi. Ecco, quindi, che si arriva a una conclu...

Finitudine

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27 Febbraio 2021 h16.00 Questa è la data di unevento importante di Tenda dei Popoli! Presenteremo il libro "Finitudine", un romanzo scientifico-filosofico di Telmo Pievani. La presentazione sarà in diretta Facebook con lo stesso professor Telmo Pievani, filosofo della scienza ed evoluzioinista, docente dell'Università di Padova, già collaboratore di grandi della nomi quali Luigi Luca Cavalli Sforza e Stephan Jay Gould. Un romanzo basato su un dialogo tra Monod e Camus, che ci porterà ad affrontare temi dell'esistenza umana e del rapporto con l'ecosistema ed il nostro pianeta. Un occasione per affrontare tanti temi che altre volte ho toccato, in maniera decisamente più modesta, nei miei post di questo blog. NON PERDETE L'OCCASIONE! SEGNATE LA DATA! FILOSOFEGGIANDO #passatofuturo >>SEGUI L'EVENTO FACEBOOK E LA DIRETTA>>  

(RI)costruire

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A volte costruire sembra l'azione peggiore. Cementificare, tagliare e maneggiare altro terreno utile all' ecosistema provoca danni enormi ad un mondo ormai già troppo aggredito. Tuttavia non è detto che ci si debba limitare a costruire su spazi nuovi! Il tasso di edifici abbandonati o mai conclusi è sicuramente elevato, spesso le stesse istituzioni non hanno idea di chi siano i proprietari o di come possano essere gestite certe strutture. Smettere di costruire su terreni vergini e mettere mano a ciò che è in abbandono sarebbe la giusta scelta, la più lungimirante per la società e la più utile per l'ambiente. Tra l'altro dovremmo considerare anche che molti di questi edifici dismessi sono portatori di storie , vissuti e memorie, questo darebbe un valore aggiunto qualora l'architetto fosse capace di valorizzarli! Ecco un breve post con cui vorrei stimolare la riflessione su quali edifici potrebbero essere soggetti di design e rinascita nel nostro Municipio ! ...In fot...

Ostia laboratorio urbanistico

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  Ostia è passata alle cronache come area dormitorio, come periferia mafiosa di Roma e da sempre i più la considerano per lo più una spiaggia alla fine della Via del Mare. Ostiensi, romani e non solo, hanno in memoria pochi sprazzi di questo quartierone che assomiglia ad una città, ne apprezzano pochi brandelli sparsi e spesso non realmente significativi. In altre parti d'Italia molti la ritengono un comune autonomo e non la legano alla storia di Roma... Insomma un disastro! Anche se in parte ci stiamo impegnando seriamente perché tutto questo divenga realtà. Quanto disinteresse, quanto disimpegno, quanta convinzione che si sia realmente in una borgata -con l'accezione più pesante del termine- ci sono in molti di noi?  Eppure Ostia è tutt'altro e in questo periodo lo stiamo dimostrando e scoprendo con le molte attività della Tenda dei Popoli . Andiamo però nel profondo del nostro tessuto urbano e scopriamo i tanti tesori e le loro storie . Sul canale youtube di Tenda dei...

Naturalmente correndo

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Territorio , città , paesaggio ... tutti aspetti che abbiamo toccato spesso, tutti spazi che dobbiamo imparare a vivere !  Forse risulterà strano questo post, inserito tra tanti che toccano l' urbanistica , la storia , l' arte o la filosofia, eppure tenendo a mente il concetto di ecosistema antropico o di nicchia ambientale umana, potremo valutarlo meglio. A mio avviso andando in profondità nel tempo c'è un elemento importante, che ci tiene connessi alla natura e contemporaneamente ci fa procedere all'invenzione del nostro ecosistema ; la corsa. Chi mi conosce già dirà: "ecco il solito megalomane, lui è un archeologo e corre e ricollega tutto al suo mondo!" Eppure dei ragionamenti seri da fare ci sono e, come è ovvio nell'ottica di #PassatoFuturo , ci possono aprire strade anche per la progettazione del mondo che vogliamo, il mondo che verrà. Correre e farlo per lunghi tratti è uno dei movimenti che sono venuti più automatici una volta stabilizzata la post...

cultura e commercio equo solidale

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Libri , territorio , commercio... Come si incastrano tra loro?? Il nec-otium è, appunto, il contrario dell'otium il momento in cui poter ragionare, leggere, proporre o studiare; però ad un certo punto è nato il commercio equo e solidale, che ha stravolto il concetto di economia e quindi i rapporti tra questa ed il resto delle attività umane. La cultura è quanto di intellettuale e di concreto viene prodotto dall’Uomo; il commercio equo e solidale è l'alternativa economica che pone l’ Uomo al centro , non il profitto. Qui si rimette sullo stesso piano l'attività culturale e quella commerciale (purché sia equa e solidale) e quindi prendono significato momenti come “ Libri Fuori Posto ”, che hanno portato in bottega scrittori come Laura Tangherlini, Filippo Cannizzo o Anilda Ibrahimi. Eventi che portano argomenti come la crisi Siriana o il concetto di bellezza e patrimonio . L’attenzione al territorio n on è questione altra. Territorio , paesaggio , città , ambiente , ecosis...

Sistema città

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La città è l'ecosistema che ci siamo costruiti : eco...sistema! Che si intende per ecosistema? " L'insieme degli organismi viventi ( fattori biotici ) e della materia non vivente ( fattori abiotici ) che interagiscono in un determinato ambiente costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico " Ciò vuol dire che i fattori biotici (noi, animali domestici, piante e poco altro) e quelli abiotici (strade, case, ecc.) dovrebbero interagire in maniera efficiente ed efficace; la vivibilità di una città si può misurare proprio sulla capacità di costruire un sistema. Ma esattamente cosa vuol dire? Credo che il punto effettivo sia l'individuare risorse e caratteristiche per metterle insieme nel miglior modo possibile, così da poter affrontare tanto i problemi quotidiani, tanto quelli inaspettati. Un esempio potrebbe giovare... Come ben sappiamo e come si nota dall'immagine, ad Ostia nell'area di via Mar dei Caraibi c'è una enorme area che compren...

Fiumi di pensieri

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Domenica Tenda dei Popoli ha partecipato, volentieri come lo scorso anno, al festival Flumen a Fiumicino; momento di condivisione di pensieri e di stimoli intellettuali con l'obiettivo di un mondo migliore. Questo stesso blog nasce nell'ottica di unire pensiero, riflessione, intelligenza (nel senso letterale del cercare di leggere dentro le cose) ed azione; per questo parlo di #PassatoFuturo e di #DeisgnYourCity . Per questo Tenda dei Popoli ha creato la fortunata rassegna Libri Fuori Posto ! Veniamo da anni -troppi, decisamente troppi- in cui l'universo della cultura e l'universo dell'agire sono rimasti scissi e ciò è accaduto anche con un certo compiacimento delle due parti: persone di cultura e persone della strada, politici e tecnici, e così via. Questo ha portato all'impoverimento di entrambe le parti ed in generale della società e delle sue prospettive. Così oggi se devo portare avanti un processo economico non comincio prendendo in mano la calcolatrice m...

La ciclabile vista da un ciclista

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Da Rocca di Papa allo Zoncolan, dalla litoranea alla Maratona dles Dolomites o all'Eroica... migliaia di chilometri  in bici con ogni tipo di strada, condizione atmosferica e traffico.   Per una volta sfrutto tutta questa fatica (e anche soddisfazione) per provare a dare un giudizio completo, onesto e (spero) attendibile sulla nuova pista ciclabile di Ostia . Innanzitutto chiarisco che parlo esclusivamente del tratto nuovo, quello che inizia al semaforo della Caritas. Il tratto nei pressi del Pontile, la parte di lungomare che fa da vetrina a Ostia , è piuttosto evidente e ben separato dal traffico, il suo utilizzo è piuttosto semplice. Proseguendo in direzione del curvone diviene una semplice sezione della carreggiata, divisa dal traffico stradale tramite l'area di parcheggio o da sezioni di un basso cordolo; qui siamo in un punto meno sicuro e più difficilmente fruibile. Prima di proseguire con le valutazioni è necessario soffermarsi sulla struttura stessa della ciclabile: s...

Innovazione e immaginazione

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In natura accade una cosa molto interessante: gli esseri viventi sono pieni di DNA non sempre utilizzato. Vecchie mutazioni, elementi accatastati nè rimossi nè usati, che nel percorso dell'evoluzione a volte tornano fuori e in qualche modo danno il via alla novità! E' giusto, credo, porsi una domanda , qual'è il nostro percorso di evoluzione del pensiero? Qual'è il rapporto tra ciò che abbiamo e ciò che costruiamo? Spesso sono tornato sulla nostra posizione tra passato e futuro ma qui voglio puntare l'ottica sulla pratica, sull'approccio comune alla strada che decidiamo di porci davanti. Istintivamente ho sempre avuto repulsione per tutto quel grande filone da "old school" o, con le dovute varianti, da "bei vecchi tempi". Andando oltre l'istinto ripercorro rapidamente la storia e mi accorgo di come il nostro concetto di modernità sia ancora in gran parte inchiodato a idee e schemi di cinquanta, cento o più anni fa. Il filo rivoluzionari...

Da Tamale a Copenaghen

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Sarebbe facile iniziare con Amsterdam, Berlino o Copenhagen, e quindi... Tamale , nord del Ghana. La città principale dell'area dove inizia la savana africana, centro urbano nato agglomerando piccoli villagi tradizionali. Città tutt'altro che ricca e precisa o moderna, luogo in cui o diluvia o si cuoce sotto il sole... eppure è un centro pieno di dignitosissime piste ciclabili . Porzioni di strada separate dalle aree pedonali e divise tramite un cordolo dalla carreggiata. Ecco partiamo da qui: tutte le volte che nei miei post ho toccato l'argomento della viabilità alternativa , l'ho fatto pensando a strutture ben progettate , protette e facili da usare . La carreggiata dedicata alle bici deve essere separata dal resto, e deve avere lo spazio sufficiente per almeno due ciclisti, il contravvenire a questi minimi di progettazione comporta due conseguenze fondamentali. L'infrastruttura non rispetta le esigenze minime dei suoi fruitori unici. La convivenza tra pedoni e c...

Ostia turistica

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Spesso ho sostenuto che una città deve essere densa e vitale , perché questo accada è necessario gestire correttamente l' urbanistica e l' estetica come anche il coinvolgimento della cittadinanza. Non si tratta di una imbarazzante democrazia diretta -problematica e difficoltosa in epoca ateniese quanto inattuabile nella contemporaneità-, ma piuttosto di un dialogo libero, costruttivo e continuo tra istituzioni, enti e singoli; qualcosa di molto diverso dall'attuale campo minato creato dagli attori del territorio , che concorrono esclusivamente a mettere i bastoni fra le ruote agli altri per poter apporre una bandierina su luoghi o progetti. Se è importante ritrovare e valorizzare il nostro passato , tra i tanti motivi c'è anche il turismo e così è anche per l' ambiente . Il turismo, però, va studiato ed approfondito. E oggi mi voglio soffermare sull'ambito dell'accoglienza, elemento fondamentale di questo comparto. Istintivamente siamo sempre portati a pens...

Ogni cosa al suo posto

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Nonostante il coronavirus, una cosa è chiara: la densità delle città ha un diretto impatto sulla loro sostenibilità; in generale sulla stessa società di cui fanno parte. Non è un assioma stabile, nè un'equivalenza automatica (ma in fondo quando mai se accade A, automaticamente si ha B?!), ma la possibilità di aprire un dialogo continuo e perfino ridondante tra tutti i cittadini apre la strada a tante opportunità; se inserita nella giusta struttura, la densità di popolazione può permettere più ricchezza, più giustizia sociale, più opportunità... Ma ogni cosa deve essere al suo posto. Già ho affrontato la questione del territorio e del paesaggio e se vogliamo immaginare una nuova città, dobbiamo anche immaginare il suo rapporto con l' ambiente circostante . Concentrare persone, cultura , infrastrutture ed economia serve per essere più sostenibili e competitivi, ma anche per avere modo di gestire più correttamente l'ambiente. Il cemento di per se non è un demone, purché sia in...

Città viva

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Immagina ... Immagina una città che non abbia punti bui, che non lasci aree senza servizi ed infrastrutture! Nel nostro municipio ce ne sono tanti di luoghi così e una buona metà di Ostia lo è. Se, quindi, ci fosse una infrastruttura importante che collegasse tutta Ostia ponente con la Roma-Lido? Sopratutto se integrata con le piste ciclabili proposte negli altri post, renderebbe tutto il quadrante più aperto e fruibile, renderebbe più sostenibile la vita delle persone ed anche l'apertura e la gestione di varie attività commerciali. In breve, oltre ad abbassare il traffico e l'inquinamento, faciliterebbe l'economia ed il turismo. Ma che infrastruttura? Perché non un tram, che partendo da Lido Centro porti direttamente fino all' Idroscalo ?! Questo porterebbe grandi opportunità al Porto turistico e al centro Lipu, ma sopratutto a tutte le piccole realtà economiche e culturali esistenti e che in futuro potrebbero aprire. Immagina anche tu una soluzione per avere una cit...

Limiti di Ostia

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Limite... Ancora una parola polivalente , termine che ricopre un campo ampio dall'ambito morale a quello territoriale come anche quello temporale! L'etimologia ci riporta a limes, quel vocabolo latino che abbiamo incontrato a scuola quando si parlava del Reno o degli altri confini dell'Impero Romano, ma possiamo andarlo a declinare anche per il nostro territorio. C'è un punto dell' Ostia moderna, che comprende in se più aspetti del limite: l'area dell'Idroscalo. Tor San Michele riunisce un limite temporale e uno geografico; il primo avamposto antropico sulla nuova linea di costa , la prima impronta di un luogo, che fino a poco tempo prima era semplicemente mare. L'Idroscalo, pochi metri di sabbia più in là, la punta del delta, è il limite di oggi, l'estremo del nostro lungomare ed anche la cuspide su cui atterravano gli idrovolanti durante la guerra. Ma tutt'oggi è un limite e non solo topografico. E' l'evidenza di un limite della socie...

Collegamenti

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Territorio, paesaggio ... Un buon paesaggio viene da una buona progettazione ed è la linea d'orizzonte degli occhi di ognuno di noi, è parte integrante di ciò che ci forma. Proviamo un pò ad osservare la nostra linea d'orizzonte! La natura è stata benevola con noi con mare, fiume e macchia mediterranea, ma che ne abbiamo fatto ? E' indiscutibile che Ostia abbia ancora molte aree verdi ma come sono trattate o come sono state progettate ? Macchie di leopardo inframezzate da palazzine, spesso esteticamente confuse, e strade malmesse e dedicate esclusivamente alle auto. Girando immagino, oltre alle aree pedonali ed alle piste ciclabili , dei collegamenti tra gli sprazzi verdi. E se con viali alberati, parti restituite alla vegetazione e passaggi alternativi provassimo a connettere le principali aree verdi? Se provassimo ad immaginare un sistema urbano differente, più funzionale e sostenibile? Approfitto a definire meglio il mio concetto di funzionale: normalmente ci si limit...

Arte in città

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L' arte è scomparsa dalla linea d'orizzonte delle ultime generazioni e questo ha contribuito alla trasformazione dei quartieri in contenitori di persone più che in struttura di un tessuto pulsante . Quindi immaginiamo un orizzonte diverso! Se nella città -oltre alle piste ciclabili ed alle aree pedonali- si inserisse nuovamente l'arte? Spazio pubblico di espressione degli artisti..., anche andando oltre i limiti dell'arte urbana per eccellenza, quella dei graffiti (tra l'altro non sempre necessariamente artistici). Stimolo estetico per occhi, cuori e cervelli. Stimolo intellettuale per la società. Segno di cura ed attenzione alla struttura urbana, quindi anticorpo contro l'ossidazione della società e della sua casa. Immaginate anche voi una città diversa; l' immaginazione è una cosa estremamente seria, senza non c'è evoluzione. #DesignYourCity #modellidicittà