Vivere la città

Nei giorni del Covid-19 credo possa essere giusto fare un inciso nel percorso di PassatoFuturo.
Avvisaglie di primavera, i primi odori nuovi -che senza gli scappamenti delle auto si sentono molto meglio-, un istinto ad uscire e la consapevolezza di non poterlo ancora fare. Un ecosistema che ci chiama, l'ecosistema urbano e periurbano che ci circonda.
Ricordiamoci queste sensazioni quando sarà tutto finito e potremo nuovamente circolare -ogni virus prima o poi passa ma sono tante le cose che invece restano-; torneremo a muoverci liberamente ma cerchiamo di portarci dietro memoria delle sensazioni di oggi, smettiamo di dare per scontato ciò che (e anche chi) ci circonda ed il suo valore.
Per mia personale convinzione nulla accade perché così possa esserci una certa conseguenza (ogni cosa ha una conseguenza ma non credo ci sia una guida o un termine prestabilito), però penso che spetti a tutti noi far sì che ciò che accade possa comunque avere anche effetti positivi. Quindi invito me e tutti voi a percepire in maniera differente territorio e città, ricordandoci dell'importanza che hanno per noi e che, ovviamente, avranno per i nostri figli. Il mio, riprendendo il bel libro di Filippo Cannizzo ("Briciole di bellezza") è un invito a fare ancora più attenzione alla bellezza sparsa intorno a noi, a curarla ed a farla crescere.

Ci sentiamo tra pochi giorni con altri post di PassatoFuturo!

#modellidicittà


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