Tempo ed etica. Riflessioni di un archeologo

La morte di una persona a noi contemporanea la percepiamo come un dramma, Otzi , che pure è vittima di omicidio, è un interessante cadavere da osservare. Il tempo è anche una dimensione etica. Nella percezione del suo scorrimento si dissolvono le cariche emotive e le reazioni connesse ad etica e morale; nella nostra condizione riusciamo solo ad osservare verso un punto di fuga, come se il tempo fosse una delle linee che definiscono la prospettiva, rischiando di creare una diastasi con il resto. Il distaccamento, se incontrollato, ci isola in una campana di vetro senza passato nè futuro. La percezione che ho è che nella nostra epoca si tenda effettivamente a focalizzare l'attenzione sull'istante, abbandonando la ricchezza di informazioni e stimoli che ci deriva dal passato e la spinta a creare qualcosa per il domani. Siamo sempre più nel momento del "pochi, maledetti e subito!" -punto di vista condivisibile nell'emergenza-, che, se prolungato, ci fa dimenticare ch...