Seio chi?

In altri post ho già sostenuto l'importanza del conoscere la vita comune di chi ha vissuto prima di noi, storia ed archeologia non possono limitarsi a eventi e monumenti. Ostia ne può essere un esempio.
Chi non conosce la bellezza di quell'Ostia, che oggi chiamiamo Antica? Teatro, piazzale delle corporazioni, terme, domus... Ma se non conoscessimo l'economia, la società e la politica che li hanno resi possibili, non potremmo farci molto con tutto questo.
Non potremmo percepire la vocazione o l'impronta del nostro territorio.
Tutto questo vale, ancora di più, per ciò che gli archeologi chiamano suburbio ostiense; l'area di campagna che si allungava tra laguna e costa ed era delimitata dalla città ed il canale, quello su cui è stato creato l'attuale canale dei Pescatori.
Perché questa specie di periferia semi campagnola di Ostia potrebbe essere così importante?
Innanzitutto perché, in qualche modo, è l'ascendente dell'odierna Ostia Lido; oggi noi vivamo sullo stesso litorale, sia pur qualche centinaio di metri più avanti. Poi perché gli studi dell'area sono ancora molto parziali e sostanzialmente sconosciuti ai più. Non un bell'esempio di valorizzazione culturale e turistica... O sbaglio?
Seio chi?
Marco Seio, politico della Repubblica Romana e coetaneo di Cicerone, è un nome che ricorre nell'opera di Marco Terenzio Varrone, il "De re rustica". Per trovare questo poco conosciuto personaggio, dobbiamo andare nel pieno di un dialogo tra alcuni senatori romani, i quali si addentrano in un discorso legato alla gestione delle villae rusticae. Ricchissimi cittadini che parlano di economia e cercano di capire come far fruttare al meglio i propri beni di campagna.
Ed ecco Seio, proprietario di una villa rustica nel suburbio ostiense! L'exemplum positivo.
Ostia, territorio diverso dalla media, ha bisogno di soluzioni fuori dalla media! Si loda, quindi, Marco Seio per aver valutato bene il suo investimento, facendolo fruttare benissimo con un'accorta individuazione del suo target di mercato. Produzioni di lusso, cibo di qualità e costoso, con alto margine di guadagno, per un mercato di ricchi senatori; proprio il mercato costituito da quei patrizi che avevano trovato tanto spazio a Ostia e su tutto il litorale meridionale.
Un minimo tassello di una storia che tocca l'economia, la visione della società e le abitudini quotidiane del nostro territorio.
Studiare di più quell'epoca e la sua evoluzione è necessario per valorizzare quell'Ostia, che, forse, molti ostiensi non sanno esser un exemplum nè esser citata da più autori o frequentata da tanti grandi personaggi del passato.
Non siamo solo un quartiere da #romanzocriminale.
#modellidicittà




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