Contaminare per migliorare

La contaminazione fa male solo nell'alimentazione o in natura.
Parlando di essere umano e società l'ottica va ribaltata, nulla è meglio della sovrapposizione, del mescolamento, della giustapposizione, della connessione di diversità!
Spesso questo viene contestato, anzi spaventa e genera critiche ma di fatto è la natura ad essere così, basta guardarsi intorno per trovare esempi in cui è l'unione delle diversità a facilitare il successo. Se ci pensiamo la vita si evolve grazie a due fattori sostanziali: l'imperfezione e la sovrabbondanza.
L'imperfezione è necessaria perché ciò che è perfetto è completo, non può più procedere; la sovrabbondanza garantisce le variabili, gli spunti per il prossimo passo.
Ecco che così si chiarisce il perché la contaminazione tra persone, cose, idee differenti è fondamentale. Una contaminazione continua e sovrabbondante, una rete complessa di scintille che da sole si spegnerebbero ma insieme possono dar vita al fuoco che ci illumina.
A costo di miscelare anche elementi contrastanti!
Ad esempio, come abbiamo detto parlando di archeologia non è più accettabile una visione esclusivamente storico-artistica della ricerca ma è necessario inserire le ottiche dei geologi, dei biologi, degli antropologi, e così via. Così ogni ricerca ma anche ogni gestione dell'eredità culturale ed umana deve sostenersi sull'unione di arti e discipline. In un mondo iperspecializzato e settoriale, l'evoluzione ed il miglioramento possono nascere esclusivamente dal coordinamento di più punti di vista possibili.
Sia chiaro, non vuol dire scioccamente far diventare più scientifica l'arte, significa piuttosto che ogni punto di vista è necessario; la realtà è complessa e va letta e gestita con modalità complesse, dinamiche ed aperte.
#modellidicittà

Commenti

Popular

La ciclabile vista da un ciclista

Ogni cosa al suo posto

DesignYourCity