Ostia turistica

Spesso ho sostenuto che una città deve essere densa e vitale, perché questo accada è necessario gestire correttamente l'urbanistica e l'estetica come anche il coinvolgimento della cittadinanza. Non si tratta di una imbarazzante democrazia diretta -problematica e difficoltosa in epoca ateniese quanto inattuabile nella contemporaneità-, ma piuttosto di un dialogo libero, costruttivo e continuo tra istituzioni, enti e singoli; qualcosa di molto diverso dall'attuale campo minato creato dagli attori del territorio, che concorrono esclusivamente a mettere i bastoni fra le ruote agli altri per poter apporre una bandierina su luoghi o progetti.
Se è importante ritrovare e valorizzare il nostro passato, tra i tanti motivi c'è anche il turismo e così è anche per l'ambiente.
Il turismo, però, va studiato ed approfondito. E oggi mi voglio soffermare sull'ambito dell'accoglienza, elemento fondamentale di questo comparto.
Istintivamente siamo sempre portati a pensare agli alberghi, che sicuramente hanno il loro ruolo, ma spesso risultano essere corpi estranei e pesanti da digerire per la città: troppo grandi e sfarzosi, troppo trafficati, troppo piccoli e malfamati, troppo accentratori di capitali, ecc. Eppure i modi di accogliere i turisti sono tantissimi; sempre di più stanno prendendo quota modalità leggere e coinvolgenti. Case vacanze e, poco conosciuti da noi, alberghi diffusi. Entrambe modalità molto più sostenibili per la cittadinanza; l'albergo diffuso, in più, è anche un mezzo utilissimo per recuperare e rilanciare aree ed edifici abbandonati.
Come vediamo il turismo, prima di essere incasso e bigliettaggio, è anche strumento di urbanistica e costruzione sociale. Un tassello necessario ed inevitabile nella costruzione di un sistema urbano vivibile, piacevole, verde e produttivo.
L'importante è sempre saper immaginare...
Per poter arrivare a fare!
#DesignYourCity
#PassatoFuturo
#modellidicittà


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